venerdì 22 giugno 2012

Onicofagia: mangiarsi le unghie

Da anni (non credo sia un'azione scaturita da un preciso avvenimento) sono affetto da questa malattia autolesionista.

Da qui il sentimento perverso di smettere con un aiuto naturale: dopo breve ricerca ho deciso di addentrarmi nell'uso del medicinale omeopatico "Ignatia Amara (Imara) 5 CH".

Farò un po' alla volta il resoconto degli effetti (se ci sono).

Devo però indicare le condizioni al contorno: non soffro di estrema onicofagia, fra poco più di una settimana ho un esame decisivo per la mia carriera scolastica, la mia vita sentimentale è leggermente migliorata rispetto ad un mese fa.

1° g - nessun effetto
2° g - scomparsa onicofagia (momentanea? Dovuta alle pastigliette? Convincimento psicologico?)
3° g - leggera onicofagia
4° g - forte onicofagia
5° g - moderata/forte onico.
6° g - moderata/forte onico.
7° g - lieve onicofagia
8° g - onico. quasi inesistente
9° g - occasionale onico.
10° g - media onico.
11° g - (prima degli esiti d'esame) medio/forte onico.
12° g - (esito esami - insufficiente) media onico.
** per ora non vedo grandi effetti della medicina. **
13° g - media onico.
14° g - fortissima onico.
15° g -  media onico.
Ultimi 5/6 giorni - nessun miglioramento rispetto all'inizio.
Essendomi attenuto ad uno scrupoloso atteggiamento scientifico, e non avendo corrotto la "pseudo-cura" con erronee azioni (quali mangiare le pallette dopo aver  assunto mentolo), deduco che questo farmaco non abbia avuto nessun effetto sul mio corpo.

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