Oh, era da un bel pezzo che volevo vedere fino in fondo questo magnifico film pianistico.
Bisogna subito dire che è tratto da una storia vera, e i coniugi Helffgott, realmente esistiti, hanno contribuito alla produzione del film. Il protagonista indiscusso del film è David Helffgott, un bambino prodigio con disturbi d'ansia, con un padre iperprotettivo e violento che lo spinge a diventare pianista sin dall'età di 5 anni, costringendolo a suonare brani pianistici di eccessiva difficoltà, in particolar modo il concerto n. 3 di Rachmaninov. Tutta la vicenda è permeata da questo disturbo che va ad intaccare fortemente il fragile ragazzo.
Cresciuto così, ventenne, con l'aiuto economico e psicologico di un musicista ed una scrittrice riesce a vincere una borsa di studio presso il Royal College of Music di Londra e fugge dall'oppressione patrigna.
Può così studiare coi migliori maestri di sempre, fino alla finale del concorso della scuola: suonare il famoso "Rach 3".
Per il carico d'ansia, il ragazzo sbrocca a metà dell'esecuzione.
Per anni viene ricoverato in clinica.
L'attore che lo interpreta da adulto (Geoffrey Rush) è veramente impressionante, di una bravura estrema anche pianistica. Si è meritato tutto quell'Oscar come miglior attore del 1997. La capacità di simulare la pazzia di David è incredibile, coinvolgente, direi perfino magistrale. Inoltre il doppiatore italiano è riuscito a dare il meglio di sè, inserendo quella balbuzia e quei gridolini molto realistici.
Le prime due immagini sono state recuperate dal sito FilmGlutton
Ecco qui una versione della pianista Martha Argerich, direttore Riccardo Chailly