sabato 24 dicembre 2011

LaTeX - le figure: includegraphics, subfig

 Ecco qui che posto un elemento estremamente utile: come gestire le figure.
Attenzione che, rispetto al posto precedente, ho modificato delle opzioni nei pacchetti caricati:

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Contenuto importante:

...
altra roba...
...

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LaTeX 01.zip

mercoledì 21 dicembre 2011

LaTeX - modello base

Quello che serve per partire è questo modello: non facciamo tanti fronzoli, becchiamolo così com'è e commentiamo dopo:

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Il risultato che ne esce è questo: LaTeX 01.zip

Commentiamo il post


La parte prima di \begin{document}, detta preambolo, contiene i vari pacchetti che, a mio giudizio, sono più che sufficienti per creare un documento molto ben fatto. In questo primo post non ne ho usato alcuno (li mostrerò più avanti, ma un effetto dell'hyperref si nota già dall'indice, che ha collegamenti ipertestuali (link ai vari capitoli/sezioni/sottosezioni...).

Tra \begin{document} e \end{document}è il vero e proprio documento, dove ci si scrive testo, formule, figure, tabelle...
Per quanto riguarda la struttura:
  • di default LaTeX riceve le funzioni \author{<nome-autori>}, \title{<titolo>}, \today, e al comando \maketitle crea una pagina col titolo, autore e data (quella odierna, se non specificata con \date{<23 DIC 2011>} o quella del PC se invece viene scritto \today).
  • il comando \tableofcontents invece crea l'indice di tutto il documento. La gerarchia dei capitoli e sezioni è la seguente: \part[<nome-per-l'indice>]{<nome-esteso-nelle-pagine>}, \chapter[...]{...}, \section[...]{...}, \subsection[...]{...} e altri che non hanno nessuna rilevanza. Omettendo le parentesi quadre [...], sia nelle pagine che nell'indice comparirà il nome esteso del "capitolo".

lunedì 19 dicembre 2011

LaTeX - nome da dare ai files

Allora, una cosa molto importante che sembra non trapelare mai dalle varie guide, ma che è fondamentale per non avere grattacapi e nervosismi è:
MAI dare nome ai file e cartelle contenente spazi!
Il Mio Primo LaTeX.jpg = brutto
Il_Mio-Primo_LaTeX.jpg = buono
PrimoLaTeX.jpg = the best (corto, senza segni strani)

Quando si parla di identificare ad esempio un'immagine, il codice da usare nei vari "ambienti" e "comandi" può essere:
  • direttamente il nome del file da incorporare: verrà cercato nella stessa cartella (directory);
  • dando l'indirizzo: partendo in riferimento alla cartella di appartenenza del proprio documento.tex, si andrà a scrivere le varie sottocartelle fino all'immagine in questione.
Un esempio: abbiamo creato un documento PrimoLaTeX.tex  nella cartella
C:/document and settings/nuova cartella/PrimoLaTeX.tex,
e l'immagine foto.png si trova nella sottocartella
C:/document and settings/nuova cartella/LeMieImmagini/foto.png.
Il file .png è raggiungibile scrivendo il percorso LeMieImmagini/foto.png

Non a caso nei percorsi alle cartelle ho usato la barra / piuttosto che la \, poichè quest'ultima nel linguaggio LaTeX significa richiamare una funzione o un carattere speciale. E' molto simile al linguaggio C++ in questo senso.

giovedì 15 dicembre 2011

LaTeX ed un mio progetto

Sembra che questo linguaggio sia quasi sconosciuto al mondo (si legge "latec"). In effetti è un po' difficile, le spiegazioni in rete il più delle volte fanno schifo o sono troppo lunghe e ingarbugliate, e non hanno esempi, bisogna impararselo da sè, ed ha dei problemi non indifferenti col posizionamento grafico delle immagini.
Per chi fosse nuovo, LaTeX è un linguaggio che permette di compilare una serie di comandi in modo da avere un risultato come quello di un software Word, ma che rispetto ad esso non permette di scrivere ed avere il risultato contemporaneamente, ma il pregio sta nel fatto che il compilatore si "arrangia" ad impaginare, scegliendo le disposizioni migliori automaticamente. E' importante sapere che questo tipo di linguaggio è eccellente se si tratta di argomenti matematici, con svariate formule, non certo si presta a romanzate o effetti grafici particolari. Vari pacchetti permettono di aggiungere funzionalità interessanti, come il collegamento ipertestuale ai capitoli, figure, equazioni.
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By nerybubu at 2011-12-22
Solo conoscendolo bene, sapendo esattamente quello che si vuol fare, e che risultato avere, si potrà decidere se usare LaTeX o un comune editor Word.

Ciò che vorrei fare, se mi rimane tempo, è di postare qualche cosa di chiaro, esemplificatore, che permetta a qualche newbie di risolvere sùbito e praticamente le sue magagne.

lunedì 5 dicembre 2011

Shine

Oh, era da un bel pezzo che volevo vedere fino in fondo questo magnifico film pianistico.
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Shine (link a Wikipedia) 

Bisogna subito dire che è tratto da una storia vera, e i coniugi Helffgott, realmente esistiti, hanno contribuito alla produzione del film. Il protagonista indiscusso del film è David Helffgott, un bambino prodigio con disturbi d'ansia, con un padre iperprotettivo e violento che lo spinge a diventare pianista sin dall'età di 5 anni, costringendolo a suonare brani pianistici di eccessiva difficoltà, in particolar modo il concerto n. 3 di Rachmaninov. Tutta la vicenda è permeata da questo disturbo che va ad intaccare fortemente il fragile ragazzo.
Cresciuto così, ventenne, con l'aiuto economico e psicologico di un musicista ed una scrittrice riesce a vincere una borsa di studio presso il Royal College of Music di Londra e fugge dall'oppressione patrigna.
Può così studiare coi migliori maestri di sempre, fino alla finale del concorso della scuola: suonare il famoso "Rach 3".
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Per il carico d'ansia, il ragazzo sbrocca a metà dell'esecuzione.

Per anni viene ricoverato in clinica.
L'attore che lo interpreta da adulto (Geoffrey Rush) è veramente impressionante, di una bravura estrema anche pianistica. Si è meritato tutto quell'Oscar come miglior attore del 1997. La capacità di simulare la pazzia di David è incredibile, coinvolgente, direi perfino magistrale. Inoltre il doppiatore italiano è riuscito a dare il meglio di sè, inserendo quella balbuzia e quei gridolini molto realistici.


Le prime due immagini sono state recuperate dal sito FilmGlutton

Ecco qui una versione della pianista Martha Argerich, direttore Riccardo Chailly
Rachmaninoff - piano concerto n. 3 (5/5)
E, per finire in bellezza, il vero David Helffgott che suona
Il volo del calabrone (Rimskij-Korsakov)

sabato 3 dicembre 2011

Ringraziando ImageShack

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By nerybubu at 2011-12-03

Voglio ringraziare fortissimamente questo sito fantastico che mi permette di rendere colorato e vivo il mio blog. Su di lui appoggio tutte le immagini che voglio che rimangano sempre online.
Consiglio caldamente a tutti quelli che cercano una soluzione simile questo magnifico, essenziale, gratuito sito da poco con nuova interfaccia.

giovedì 1 dicembre 2011

Nudo artistico?

Ecco qua, rieccoci al punto scrittura:
Ieri mi sono divertito a cercare immagini (ed è stata un'agonia) di nudi artistici via google. Beh, pur togliendo il famoso "filtro contenuti", riuscire a trovare qualcosa di decente da mettere sullo sfondo dinamico del mio PC portatile è stata un'impresa epocale. Mi ricordo che con le versioni precedenti dei browser (FireFox, InternetExplorer etc.) si avevano pagine e pagine di risultati. Invece ora mi vedo costretto a fare ricerche con un numero esiguo di risultati, incredibilmente lento a caricare, pesante, scomodo... Sono proprio deluso dalla ricerca immagini di questo stampo...

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Intanto, però, volevo inserire questa famosissima fotografia (non entra nel mio desktop, e non è nudo artistico) di Ben Christopher che adoro alla follia, ma che purtroppo si trova di dimensioni molto piccole nella ricerca via internet:

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martedì 22 novembre 2011

Non ho più tempo!!!

Ok. Oltre al violino che devo accompagnare (con una trascrizione di un concerto di Haydn), adesso un diplomato, sempre violinista, sempre per il raduno, mi ha chiesto di suonare gli ultimi due tempi della sonatina op. 100 di Dvorak. Ho accettato. Qui sotto i link di YouTube (si aprono in nuove finestre) a due esecuzioni ben fatte, almeno a mio parere!
Dvorak - sonatina op. 100 - III mvt.
Dvorak - sonatina op. 100 - IV mvt.
Sono pieno di impegni, spero di riuscir a fare tutto. Ho non pochi problemi di organizzazione. Da che ho accettato di suonare con i violinisti, poi di insegnare piano alla piccola, adesso che sono pure in graduatoria nelle 150 ore dell'uni e... beh, sto preparando una sorpresa musicale con degli amici... tutto questo mi sta spappolando il cervello!

Per fortuna che almeno i tre preludi di Gershwin ancora mi vengono, sennò sclererei!


Andando per YouTube mi sono anche imbattuto in questa esecuzione molto carina per violino e pianoforte del primo preludio, non ho cercato gli altri due. Eccola:

giovedì 17 novembre 2011

Colori in HTML

I colori in HTML.
Ho trovato questo bel sito in cui si possono sperimentare tutti i tipi di colore derivandone subito il codice HTML. Mi è servito molto nel primo blog che ho creato. Ora però mi sono trasferito, ma l'idea di poter modificare personalmente il template mi tenta molto...! In ogni caso, spero che il link di cui sopra possa essere d'aiuto a chi cerca proprio questo!
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mercoledì 16 novembre 2011

Idee serie

Sto pensando che, dopotutto, non mi dispiacerebbe un'avventura al di fuori delle righe. Anche sentimental-fisicamente.

Ieri ero particolarmente inquieto.

Oggi ho avuto una giornata poco impegnata, sto pomeriggio sarò a Sopramonte: la piccola pianista mi aspetta per la lezione settimanale! Mi ha tirato molto su il fatto di aver nuovamente a che fare con le mie capacità prettamente pianistiche. La posizione, i gesti delle mani, gli esercizi preparatorii...

E' da un bel po' che vado avanti a soli duetti cameristici... Fra un paio di settimane farò da accompagnatore al piano ad un raduno di violinisti. Ho chiesto di poter suonare qualcosa. E la mia richiesta è stata accettata! Credo che suonerò i Tre Preludi di Gershwin, e magari lo studio n. 5 Opera 10 di Chopin, se riesco a montarlo per tempo. Per ora è messo al 75%, mi manca la parte finale ed alcune correzioni interne. La velocità e la potenza ci sono.


Sono ottimista. Voglio fare il galletto e far sentire tanta roba. Spero di poter registrare quei pezzi, sono così belli! Stavo pensando di comprare un registratore tipo lo Zoom, ma i costi sono esorbitanti, e adesso che devo pagarmi praticamente da solo l'affitto, le cose non vanno proprio bene. La vita universitaria non mi permette di avere introiti degni di essere chiamati così...


venerdì 11 novembre 2011

Asimov

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In questo lasso di tempo poco impegnato, dopo i due esami dell'altra settimana, mi son detto: andiamo in biblioteca e scegliamo un qualche libro che sembra interessante.
Avevo in mente di leggere qualcosa di Asimov, magari pretendevo anche di trovare Io Robot, lo stesso del film. Ho scoperto che manco esiste quell'antologia di racconti in biblio... Così ho preso un "inedito", dove non compaiono i robot: "Azazel", storia delle brevi avventure sfortunate di un uomo capace di evocare un demonietto. E' stata una lettura un po' faticosa, pesante per il fatto che non è particolarmente geniale, nè incalzante.





Dopodichè è accaduto qualcosa di straordinario: la biblioteca civica di Trento vendeva una montagna di lirbi dismessi. Sono andato il penultimo giorno: ogni libro costava 1 €. Ne ho presi 10. Adesso posso dire di aver una piccola bbliotechina a casa.

Ma comunque avevo pure preso un altro libro di Asimov: "Abissi d'acciaio", un thriller futuristico (classicamente dotato di robots). Mi è piaciuto. L'ho letto in poco tempo, è un romanzo breve, incalzante, non ostentato. Intelligente.
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Nel frattempo sto anche leggendo, una mezzora prima di andare a letto, ogni sera, "La donna delle meraviglie" di Alberto Bevilacqua. Una specie di diario sentimentale, la ricerca di una sconosciuta incredibile. Mi piace, credo che, se il finale sarà degno di tutto il resto del racconto, potrei annoverare questo libro fra i miei preferiti.

giovedì 10 novembre 2011

Cosa spinge a...

Cos'è che potrebbe spingere due persone a studiare ed eseguire della musica assieme? Quali sono le condizioni necessarie? Me lo sono dovuto chiedere in queste ore. Il fatto che si sia emotivamete legati all'altra persona, preclude questa possibilità? Credo che, se dietro ci fosse una storia sentimentale dolorosa, ciò lascerebbe dei grandissimi punti interrogativi.

Da una parte c'è la questione della crescita "professionale", la capacità di suonare con professionisti o quasi, il piacere di vedere un risultato tangibile, scoprire qualche passo nuovo da migliorare e rendere sempre più bello! Ma avere a che fare con una situazione in cui c'è qualcosa che turba non renderebbe le cose facili.

La domanda, voglio essere chiaro, è:

'' Si riuscirebbe mai a mettere nella propria musica tutto quello che serve? Si riuscirebbe a non essere tentato di distrarsi guardandola (la/il partner musicale) ancora sotto splendenti luci, senza pedere la capacità di suonare costruttivamente? E non si rischierebbe solo l'attesa di un nuovo diverbio che guasti ancora l'equilibrio? ''

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By nerybubu at 2011-11-24
Sono un immancabile romantico, illuso che ci sia una perfetta imperfezione che mi accetti, che mi culli, che dia la sua mente e il suo corpo a me e me solo perchè ne val la pena, perchè io rappresento una parte essenziale dell'altra, perchè io sono l'altra imperfezione che elide tutto quello che non è un successo.

Due imperfezioni devono essere complementari. Ed ecco l'agognata perfezione che bramo.

Però divago.

mercoledì 9 novembre 2011

Lavoretti

E' da un po' che stiamo tenendoci in contatto. Michael ed io pensiamo di cominciare ad organizzarci per suonare un po' nei dintorni di Trento!

Domani si penserebbe di far pure una qualche incisione da mettere nel sito ufficiale. Lo linkerò non appena mi ricorderò quale sia.

Sarebbe carino poter investire un poco del mio tempo in qualcosa di utile...

***
Ok, fatto due/tre registrazioni. Non sono andate poi così male. Il link l'ho messo.

***
A proposito di guadagno: mi è saltato di giocare a WinForLife. La mia perdita è stata di 0.29 €... con una giocata di 2.00 €.

martedì 8 novembre 2011

In radio una predica

Stavo beatamente ascoltando la radio quando, improvvisamente, quasi come la famosa mela di newton, un rapido radio-giornale mi ha fatto trasalire dal rilassamento ed abbiocco che si erano impossessati di me. Ed ecco spuntare la sgradevole voce di un qualche religioso (cristiano?), con ogni probabilità cattolico, che indefessamente sosteneva la bellezza del fatto che a Gerusalemme esistessero (co-esistessero???) tre religioni diverse. E ne era felice!

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By nerybubu at 2011-12-03
Ma scusa, emerito testa di cazzo, ma non ti sei per caso chiesto perchè in quella poverissima e primitiva regione vi sia un conflitto che dura da oramai sempre? E che per colpa del fatto che ci sono tre religioni (di cui ognuna predica la propria veridicità smentendo ed escludendo categoricamente le altre) in quel buco arido (di ragione und raziocinio) non si possa nemmeno andar per strada sicuri senza che non ci sia il rischio che ti cada, che so, una bomba? addosso...

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In definitiva: ma questi religiosi che predicano tanta pace, fratellanza, etcetera etcetera, non si rendono conto di essere una delle molteplici cause del malessere globale?
E in più, pardon ma devo sfogarmi, ma quelle povere popolazioni che hanno sempre vissuto primitivamente, come gli africani, felici, contenti, ignoranti a tutte le brighe del nostro mondo "civilizzato", non potete lasciarli stare invece di professare indefessamente la fede della crociata religiosa verso i deboli (o meglio: inermi) uomini che popolano creativamente, liberamente, gradevolmente e svagatamente la Terra?

lunedì 7 novembre 2011

Un monito iniziale

Scrivere è molto pericoloso. Le idee, le verità, e tante altre cose, possono eludere le deboli barriere della mente e finire direttamente nel punto dietro la schiena, più in giù, sì... proprio quello.

Spesso si dimentica quanto è difficile prevedere gli effetti di qualche lettera messa una dopo l'altra, pur senza l'intenzione di far quello o quell'altro. Ma quando ci si vede colpiti in pieno da qualcosa di inaspettato e per niente piacevole, tanto da far traballare le leggere fondazioni su cui credevi di essere stabile, allora pensi a tutto quello che avevi scritto e che potevi ben tenere per te, a quanti problemi hai creato, a quante sciocchezze hai fatto pensare a tutto e tutti, all'infamia che potresti aver causato.

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By nerybubu at 2011-12-03

Occhi indiscreti guardano e magari non tacciono, non si può sapere cosa succederà realmente. Non ci sono ipotesi valide, nè si può aggrapparsi al senso della probabilità.


Scrivere può significare perdere tutto quello a cui tieni. Tutto ciò per cui hai scritto. E non parlo solo della finanza eh...!