lunedì 5 dicembre 2011

Shine

Oh, era da un bel pezzo che volevo vedere fino in fondo questo magnifico film pianistico.
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By nerybubu at 2011-12-05
Shine (link a Wikipedia) 

Bisogna subito dire che è tratto da una storia vera, e i coniugi Helffgott, realmente esistiti, hanno contribuito alla produzione del film. Il protagonista indiscusso del film è David Helffgott, un bambino prodigio con disturbi d'ansia, con un padre iperprotettivo e violento che lo spinge a diventare pianista sin dall'età di 5 anni, costringendolo a suonare brani pianistici di eccessiva difficoltà, in particolar modo il concerto n. 3 di Rachmaninov. Tutta la vicenda è permeata da questo disturbo che va ad intaccare fortemente il fragile ragazzo.
Cresciuto così, ventenne, con l'aiuto economico e psicologico di un musicista ed una scrittrice riesce a vincere una borsa di studio presso il Royal College of Music di Londra e fugge dall'oppressione patrigna.
Può così studiare coi migliori maestri di sempre, fino alla finale del concorso della scuola: suonare il famoso "Rach 3".
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By nerybubu at 2011-12-05

Per il carico d'ansia, il ragazzo sbrocca a metà dell'esecuzione.

Per anni viene ricoverato in clinica.
L'attore che lo interpreta da adulto (Geoffrey Rush) è veramente impressionante, di una bravura estrema anche pianistica. Si è meritato tutto quell'Oscar come miglior attore del 1997. La capacità di simulare la pazzia di David è incredibile, coinvolgente, direi perfino magistrale. Inoltre il doppiatore italiano è riuscito a dare il meglio di sè, inserendo quella balbuzia e quei gridolini molto realistici.


Le prime due immagini sono state recuperate dal sito FilmGlutton

Ecco qui una versione della pianista Martha Argerich, direttore Riccardo Chailly
Rachmaninoff - piano concerto n. 3 (5/5)
E, per finire in bellezza, il vero David Helffgott che suona
Il volo del calabrone (Rimskij-Korsakov)

1 commento:

  1. Ho visto questo film al cinema e la fine l'ho vista attraverso le lacrime che non riuscivo a fermare. lacrime di rabbia per una vita pesantemente condizionata dalla prepotenza di chi era più interessato alle convenzioni che alla felicità di un figlio e di tenerezza per chi - nonostante tutto - è riuscito a vivere grazie e per la Musica.

    Grandissimo Geoffrey Rush.

    Un abbraccio, Nereo! Felice Natale e che il tuo 2012 sia il migliore di sempre. :)

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