In questo lasso di tempo poco impegnato, dopo i due esami dell'altra
settimana, mi son detto: andiamo in biblioteca e scegliamo un qualche
libro che sembra interessante.
Avevo in mente di leggere qualcosa di Asimov, magari pretendevo anche
di trovare Io Robot, lo stesso del film. Ho scoperto che manco esiste
quell'antologia di racconti in biblio... Così ho preso un "inedito", dove non
compaiono i robot: "Azazel", storia delle brevi
avventure sfortunate di un uomo capace di evocare un demonietto. E'
stata una lettura un po' faticosa, pesante per il fatto che non è
particolarmente geniale, nè incalzante.
Dopodichè è accaduto qualcosa di straordinario: la biblioteca civica di
Trento vendeva una montagna di lirbi dismessi. Sono andato il penultimo
giorno: ogni libro costava 1 €. Ne ho presi 10. Adesso posso dire di
aver una piccola bbliotechina a casa.
Ma comunque avevo pure preso un altro libro di Asimov: "Abissi d'acciaio",
un thriller futuristico (classicamente dotato di robots). Mi è
piaciuto. L'ho letto in poco tempo, è un romanzo breve, incalzante, non
ostentato. Intelligente.

Nel frattempo sto anche leggendo, una mezzora prima di andare a letto, ogni sera, "La donna delle meraviglie" di Alberto Bevilacqua. Una specie di diario sentimentale, la ricerca di una sconosciuta incredibile. Mi piace, credo che, se il finale sarà degno di tutto il resto del racconto, potrei annoverare questo libro fra i miei preferiti.

In realtà dopo aver raggiunto i 2/3 del racconto, si comincia ad annoiarsi. La cosa diventa ripetitiva, scema l'entusiasmo della ricerca incalzante, i colpi di scena si fanno troppo facilmente determinabili. Vi sono pagine di divagazioni pressochè inutili. E' da un bel po' ora che non lo leggo. Forse lo riprendo in mano a breve.
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